Alta Valle del Bidente - Santa Sofia
Santa Sofia sorge nell’Alta Valle del Bidente, ai confini tra Romagna e Toscana, nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Una posizione di passaggio che, nei secoli, ha intrecciato culture, tradizioni e stili di vita, regalando a questo territorio un’identità unica, sospesa tra due mondi. Fino al 1923 parte della provincia di Firenze, Santa Sofia conserva ancora oggi forti legami culturali con la Toscana, visibili nell’arte, nelle architetture e nei sapori della cucina locale. Il borgo mantiene vive le sue radici contadine e montane, ma si apre anche al contemporaneo grazie a una ricca programmazione di eventi culturali e artistici.Borgo d’arte e di natura tra Romagna e Toscana
Arte, eventi e uno stile di vita sostenibile
Santa Sofia è conosciuta per la sua attenzione alla qualità della vita e per il legame profondo con il territorio. Fa parte del circuito internazionale delle Città Slow, che promuove un turismo consapevole e sostenibile, valorizzando le produzioni locali e l’accoglienza autentica.
Il borgo ospita durante l’anno manifestazioni di rilievo come il Premio Campigna, dedicato all’arte contemporanea, e il Festival Internazionale degli Artisti di Strada, eventi che contribuiscono a rendere questo piccolo centro un punto di riferimento culturale della vallata.
Tra borghi, sentieri e sapori dell’Appennino
Dal centro di Santa Sofia si diramano numerosi itinerari escursionistici che conducono verso le foreste e i borghi del parco. Tra le frazioni, spicca Corniolo, antico abitato in pietra che custodisce gioielli di arte sacra come la chiesa di San Pietro e l’Oratorio della Madonna delle Grazie, oltre al Giardino Botanico di Valbonella, spazio dedicato alla biodiversità locale.
La gastronomia del territorio racconta la storia di questi luoghi attraverso prodotti semplici e genuini: castagne, funghi, miele, formaggi, salumi e piatti che portano in tavola il sapore della montagna.
Visitare Santa Sofia significa scoprire una comunità che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, cultura e natura, nel segno di un turismo lento e rispettoso.